Il 24 novembre scorso, seguendo il sentiero di mattoncini gialli, tanti piccoli ragni operosi e desiderosi di tessere insieme splendide tele, si sono trovati insieme, a "Il Paese di Oz", per condividere e descrivere percorsi di integrazione nella scuola primaria e secondaria di primo grado.
![]() | ||||
Ringrazio il sito "La presa della pastiglia" a cura dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, per il bellissimo disegno |
Per chi insegna sul territorio di Trento, "Il paese di Oz" è conosciuto e sa che è un centro abilitativo per l'età evolutiva dove molti dei bambini/ragazzi "speciali" che abbiamo a scuola vengono seguiti qui in diversi ambiti che vanno dalla logopedia, alla psicomotricità, alla terapia occupazionale...ma se ne volete sapere di più vi consiglio di visionare il loro sito.
Quest'anno il Paese di Oz ha compiuto 30 anni e dal 21 al 26 novembre ha aperto le porte del centro:
" Sono
passati 30 anni da quando un gruppo di genitori di bambini con Sindrome
di Down ha dato vita al Centro Abilitativo per l’età evolutiva “Il Paese di Oz”, con l’intento di costruire, assieme ad un gruppo di
professionisti, il miglior percorso di vita possibile per i propri
figli.
Un
percorso fatto di terapie, collaborazione con le scuole, momenti di
confronto e scambio con altre famiglie, avendo sempre come obiettivo il
massimo sviluppo delle potenzialità dei bambini e la tutela del
benessere di tutto il nucleo familiare.
Nel
1990 il Centro ha scelto di aprire le porte anche ad altri tipi di
patologie, che costituiscono oggi il 50% circa dei 150 bambini e ragazzi
attualmente in carico.
In
tutti questi anni si sono compiuti molti passi sia dal punto di vista
delle opportunità di integrazione nella società, sia nelle possibilità
di intervento abilitativo ed educativo: vogliamo oggi che questo
anniversario sia un’occasione di confronto tra le istituzioni e le tante
persone che quotidianamente pensano ed operano nel campo della
disabilità in età evolutiva, al fine di rendere gli interventi sempre
più efficaci ed efficienti. Perché, anche in questo delicato momento
storico in cui il domani appare un po’ più incerto, ogni bambino ha il
diritto di costruire il proprio futuro."
Nessun commento:
Posta un commento