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lunedì 28 novembre 2011

...al Paese di Oz: l'incontro dei ragni!


Il 24 novembre scorso, seguendo il sentiero di mattoncini gialli, tanti piccoli ragni operosi e desiderosi di tessere insieme splendide tele, si sono trovati insieme, a "Il Paese di Oz", per condividere e descrivere percorsi di integrazione nella scuola primaria e secondaria di primo grado.

Ringrazio il sito "La presa della pastiglia" a cura dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, per il bellissimo disegno



Per chi insegna sul territorio di Trento, "Il paese di Oz" è conosciuto e sa che è un centro abilitativo per l'età evolutiva dove molti dei bambini/ragazzi "speciali" che abbiamo a scuola vengono seguiti qui in diversi ambiti che vanno dalla logopedia, alla psicomotricità, alla terapia occupazionale...ma se ne volete sapere di più vi consiglio di visionare il loro sito.

Quest'anno il Paese di Oz ha compiuto 30 anni e dal 21 al 26 novembre ha aperto le porte del centro:

" Sono passati 30 anni da quando un gruppo di genitori di bambini con Sindrome di Down ha dato vita al Centro Abilitativo per l’età evolutiva “Il Paese di Oz”, con l’intento di costruire, assieme ad un gruppo di professionisti, il miglior percorso di vita possibile per i propri figli. 

Un percorso fatto di terapie, collaborazione con le scuole, momenti di confronto e scambio con altre famiglie, avendo sempre come obiettivo il massimo sviluppo delle potenzialità dei bambini e la tutela del benessere di tutto il nucleo familiare.

Nel 1990 il Centro ha scelto di aprire le porte anche ad altri tipi di patologie, che costituiscono oggi il 50% circa dei 150 bambini e ragazzi attualmente in carico.

In tutti questi anni si sono compiuti molti passi sia dal punto di vista delle opportunità di integrazione nella società, sia nelle possibilità di intervento abilitativo ed educativo: vogliamo oggi che questo anniversario sia un’occasione di confronto tra le istituzioni e le tante persone che quotidianamente pensano ed operano nel campo della disabilità in età evolutiva, al fine di rendere gli interventi sempre più efficaci ed efficienti. Perché, anche in questo delicato momento storico in cui il domani appare un po’ più incerto, ogni bambino ha il diritto di costruire il proprio futuro."



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